VIRTUAL TOUR: IL BISOGNO DI ARTE DURANTE LA PANDEMIA
Il compito dell’arte è quello di alleggerire l’anima delle persone e quale miglior momento se non durante una pandemia, può aiutarci a svuotare la mente contemplando un quadro o scoprendo la vita di un’artista?
Già nella prima ondata a fronte del lockdown e quindi della chiusura totale di mostre e gallerie d’arte, i principali musei del mondo si sono attrezzati per garantire ai propri utenti di usufruire delle opere d’arte, comodamente dal divano di casa. Ed è così che in un attimo è possibile visitare l’Hermitage di San Pietroburgo o trovarsi a camminare per i corridoi della National Gallery di Londra.
Ma quali sono le innovazioni tecnologiche che hanno permesso tutto questo?
Uno dei primi passi che è stato compiuto dal mondo della cultura è stato quello di rivisitare le proprie strategia di comunicazione. Pagine e siti web hanno cominciato a popolarsi di contenuti di valore, spingendo non solo sull’opera d’arte ma soprattutto sul ruolo che l’arte ha nella società.
A questo è seguito la creazione di percorsi virtuali guidati che lasciassero l’utente la libertà di visitare il museo e di godere dell’opera e della relativa spiegazione come se si trovasse lì in quel momento.
I primi a decidere di aderire a quest’iniziativa sono stati musei della portata dell’Hermitage e del Louvre, fino poi ad interessare i maggiori musei delle principali città d’arte.
La virtualizzazione del visite può inoltre essere estesa alle aziende e può costituire un’importante contributo alla valorizzazione del territorio. Se anche tu vuoi scoprire di più su come la tua attività può beneficiare di questa iniziativa. Contattaci!